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Poesie
14-05-2007 AUTORE: la_elide_rulez
Lungo le mie guance lucide
risalgono lentissime
tutte le lacrime di gomma
che ho pianto da bambina,
ritornano ai miei occhi
in un'esodo dismesso,
incollandosi piano
tra le ciglia,
sulle palpebre,
entrando dentro le pupille..
I miei occhi le bevono
stridendo
come unghie sulla carne,
le stringono a fatica,
mettendo finalmente a fuoco
il panorama..
E come un boomerang
il ricordo del mio primo pianto
mi trapassa,
si pianta nelle iridi
nitido e violento,
lo spettro di quel giorno
in cui
vagendo per la prima volta
ho ingoiato il mondo
nei polmoni..
Strappata al nido,
nuda
e insanguinata
riuscivo a sentire chiaramente
l'incomprensibile sibilo di dio
che mi avvertiva,
che mi diceva
che ad occhi asciutti
non avrei mai visto
veramente,
e che senza lacrime
non avrei mai ricordato
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