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Fuori Luogo
15-06-2007 AUTORE: kokkina
NOTIZIE
STOP CHIAMATE PUBBLICITARIE SENZA CONSENSO
ROMA - Dal 10 settembre stop alle telefonate indesiderate che arrivano a qualunque ora nelle case e a volte anche sui cellulari dei cittadini italiani, per promuovere servizi e prodotti: con cinque provvedimenti che riguardano alcuni dei principali gestori telefonici e società che operano in qualità di call center per conto degli stessi gestori e di altre importanti aziende, il Garante ha prescritto una serie di misure per far rispettare la riservatezza e gli altri diritti degli utenti.
Già entro il 5 luglio, società telefoniche e call center dovranno interrompere i trattamenti illeciti di dati, informando l'Autorità sullo stato di adempimento delle misure richieste, di carattere organizzativo, tecnico e procedurale, che andranno comunque adottate al più tardi entro il 10 settembre.
Se non lo faranno, il Garante (Francesco Pizzetti, Giuseppe Chiaravalloti, Mauro Paissan, Giuseppe Fortunato) si è riservato di adottare provvedimenti più drastici. In particolare, gestori e call center dovranno: interrompere l'uso indebito di numeri telefonici raccolti e utilizzati a scopi commerciali senza il previsto consenso da parte degli interessati; regolarizzare le banche dati informando gli utenti e ottenendo il consenso all utilizzo dei dati per scopi pubblicitari; informare con la massima trasparenza gli utenti anche al momento del contatto sulla provenienza dei dati e sul loro uso.
Oltre a registrare la volontà degli utenti di non essere più disturbati e interrompere l'uso illecito di dati per attivare servizi non richiesti (segreterie, linee internet veloci). I provvedimenti sono stati adottati all'esito di un'attività ispettiva fatta nei mesi scorsi in tutta Italia nei confronti dei principali gestori telefonici e call center, avviata anche sulla base delle molte segnalazioni dei cittadini.
Le ispezioni degli uffici del Garante, in collaborazione con il Nucleo speciale funzione pubblica e privacy della Guardia di finanza, hanno accertato trattamenti illeciti di dati personali e comportamenti non corretti nei confronti degli utenti. Per violazioni relative ad "omessa o insufficiente informativa agli utenti", nel 2007 il Garante ha avviato a fornitori di servizi di comunicazione elettronica e call center 44 procedimenti sanzionatori, 22 dei quali già definiti con il pagamento di somme per un totale di oltre 130 mila euro.
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