26-12-2007 AUTORE: kokkina
*PeRCHè Si CHiAMA BEFANA*
Il suo nome deriva da Epifania, trasformato poi in "BEFFANiA" per ke volava sui tetti delle case in quella notte. Col passare del tempo perse le lettere "f" ed "i" e diventò BEFANA.
La Befana, (termine ke è corruzione di EPiFANiA, cioè manifestazione) è nell’immaginario collettivo un mitico personaggio ke porta doni ai bambini buoni la notte tra il 5 e il 6 gennaio.
*L'ORiGiNE della befana*
La sua origine si perde nella notte dei tempi, discende da tradizioni magike precristiane e, nella cultura popolare, si fonde con elementi folcloristici e cristiani: la Befana porta i doni in ricordo di quelli offerti a Gesù Bambino dai Magi. L’iconografia è fissa: un gonnellone scuro ed ampio, un grembiule con le tasche, uno scialle, un fazzoletto o un cappellaccio in testa, un paio di ciabatte consunte, il tutto vivacizzato da numerose toppe colorate.
Si rifà al suo aspetto la filastrocca (LA BEFANATA) ke viene recitata in suo onore..(si trova nella prossima pagina)..
Nella notte tra il 5 e il 6 gennaio, a cavalcioni di una scopa, sotto il peso di un sacco stracolmo di giocattoli, cioccolatini e caramelle (sul cui fondo non manca mai anke una buona dose di cenere e carbone), passa sopra i tetti e calandosi dai camini riempie le calze lasciate appese dai bambini.
Questi, da parte loro, preparano per la buona vekkia, in un piatto, un mandarino o un’arancia e un bicchiere di vino. Il mattino successivo insieme ai regali troveranno il pasto consumato e l’impronta della mano della Befana sulla cenere sparsa nel piatto.
Nella società contadina e preindustriale, salvo rari casi, i doni consistevano in caramelle, dolcetti, noci e mandarini, insieme a dosi più o meno consistenti (a insindacabile giudizio della Befana) di cenere e carbone, come punizione delle inevitabili marachelle dell’anno.
La Befana, tradizione tipicamente italiana, non ancora soppiantata dalla figura ''straniera'' di Babbo Natale, rappresentava anche l’occasione per integrare il magro bilancio familiare di molti che, indossati i panni della Vecchia, quella notte tra il 5 il 6 gennaio, passavano di casa in casa ricevendo doni, perlopiù in natura, in cambio di un augurio e di un sorriso.
Oggi, se si indossano gli abiti della Befana, lo si fa per rimpossessarsi del suo ruolo; dispensatrice di regali e di piccole ramanzine per gli inevitabili capricci di tutti.
Dopo un periodo in cui era stata relegata nel dimenticatoio, ora la Befana sta vivendo una seconda giovinezza, legata alla riscoperta e alla valorizzazione delle antiche radici e della più autentica identità culturale.
L’epifania ha radici lontanissime nel tempo e i rituali a essa legati non hanno mai perso importanza e in questa bella tradizione, molto sentita sia dai bambini sia dagli adulti, tutti ritrovano il sapore del loro passato.
*FiLASTROCCA DELLA BEFANA*
" La Befana vien di notte
con le scarpe tutte rotte
col cappello alla romana
viva viva la Befana! "
*LA LEGGENDA*
i RE MAGi stavano andando a Betlemme per rendere omaggio al Bambino Gesù. Giunti in prossimità di una casetta decisero di fermarsi per chiedere indicazioni sulla direzione da prendere.Bussarono alla porta e venne ad aprire una vecchina. I Re Magi chiesero se sapeva la strada per andare a Betlemme perchè là era nato il Salvatore. La donna che non capì dove stessero andando i Re Magi, non seppe dare loro nessuna indicazione.I Re Magi chiesero alla vecchietta di unirsi a loro, ma lei rifiutò perchè aveva molto lavoro da sbrigare.Dopo che i tre Re se ne furono andati, la donna capì che aveva commesso un errore e decise di unirsi a loro per andare a trovare il Bambino Gesù. Ma nonostante li cercasse per ore ed ore non riuscì a trovarli e allora fermò ogni bambino per dargli un regalo nella speranza che questo fosse Gesù Bambino.E così ogni anno, la sera dell' Epifania lei si mette alla ricerca di Gesù e si ferma in ogni casa dove c'è un bambino per lasciare un regalo, se è stato buono, o del carbone, se invece ha fatto il cattivo.
*EPiFANiA NEL MONDO*
*FRANCiA* -> Nel giorno dell' epifania si usa fare un dolce speciale, all' interno del quale si nasconde una fava. Chi la trova diventa per quel giorno il re o la regina della festa.
*iSLANDA* -> Il 6 gennaio viene chiamato il tredicesimo, perchè da Natale fino a questa data trascorrono 13 giorni. Questo è l'ultimo giorno del periodo festivo nel quale si dice addio al Natale. Si inizia con una fiaccolata, alla quale partecipano anche il re e la regina degli elfi. A metà strada arriva anche l'ultimo dei Babbo Natale, il tredicesimo ( il primo Babbo Natale arriva l' 11 dicembre e poi ne arriva uno ogni giorno fino a Natale, poi dal 25 dicembre in poi ne va via uno al giorno). La fiaccolata finisce con un falò e con dei fuochi d' artificio.
*SPAGNA* -> Il 6 gennaio tutti i bambini spagnoli si svegliano presto e corrono a vedere i regali che i Re Magi hanno lasciato. Il giorno precedente mettono davanti alla porta un bicchier d' acqua per i cammelli assetati e anche qualcosa da mangiare e una scarpa.
In molte città si tiene il corteo dei Re Magi, in cui i Re sfilano per le vie cittadine su dei carri riccamenti decorati.
*GERMANiA* -> Questo è il giorno della venuta dei Re Magi. Spesso i preti e i chirichetti vanno nelle case per chiedere delle donazioni e recitano solitamente anche qualche Verso o intonano una canzone sacra. Le persone di religione cattolica si recano in chiesa, a messa, ma in Germania il 6 Gennaio non è un giorno festivo, si lavora come solito e i bambini vanno a scuola.
*ROMANiA* -> La festa dell' epifania rappresenta la venuta dei Re Magi ed è un giorno festivo. Ancora oggi in alcuni paesi i bambini vanno lungo le strade e bussano alle porte per chiedere se possono entrare per raccontare delle storie. Di solito come compenso ricevono qualche spicciolo. Anche i preti vanno di casa in casa per benedire le case.
*UNGHERiA* -> Il giorno dell' epifania i bambini si vestono da Re Magi e poi vanno di casa in casa portandosi dietro un presepe e in cambio ricevono qualche soldo.
*RUSSiA* -> La chiesa ortodossa celebra il Natale il 6 gennaio. Secondo la leggenda i regali vengono portati da Padre Gelo accompagnato da Babuschka ,una simpatica vecchietta.
*FESTE iN iTALiA*
*a FAENZA* in provincia di Ravenna, la "Nott de Bisò" è un'occasione per gustare specialità gastronomiche e vin brulé a profusione.
*A FERRARA* La peculiarità di Ferrara risiede nel fatto che i questuanti sono accompagnati da diversi personaggi mascherati: una vecchia grinzosa, un vecchione e altri due o tre di straccioni, di cui uno tutto tinto di nero a simboleggiare uno dei Re Magi. Tutti insieme intonano canti popolari per invitare i cittadini ad essere generosi.
*FRiULi VENEZiA GiULiA* il giorno dell'Epifania si salutano le feste appena passate con l'accensione del tradizionale "Pignarul", un covone di rovi con in cima un pupazzo che rappresenta la Befana. Secondo la tradizione, a seconda della direzione del fumo è possibile fare previsioni su come sarà l'anno nuovo.
*ROMA* Anche Roma vanta una lunga tradizione di festeggiamenti. Nel suo poema sinfonico Feste romane, Ottorino Respighi ha riservato alla Befana il più protervo degli stornelli: "Lassatece passà semo romani", in riferimento alla confusione della notte di piazza Navona. In questa piazza, fino agli anni Cinquanta gli artigiani esponevano splendidi presepi, marionette, teatrini. Adesso le numerose bancarelle offrono giocattoli e tanti, tanti dolciumi e zucchero filato.
*TOSCANA* In Toscana è buona abitudine intonare la Befanata, ovvero la canzone della Befana. Ancora oggi viene cantata da gruppi di fanciulli o di adulti, che, accompagnati di solito da strumenti musicali, vanno di porta in porta, la sera del 5 gennaio, per propiziarsi la Befana e sollecitare i regali in cambio.
*URBANiA* in provincia di Pesaro, si è candidato come il luogo più originale e adatto per ospitare la "La Casa della Befana". Per tutto l'anno i bambini mandano le loro lettere alla cara Vecchietta, che provvede personalmente a rispondere ad ognuno. Dal 2 al 6 gennaio il paese diventa teatro di balli, canti e concorsi di "bellezza" per befane.
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