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Poesie
02-01-2008 AUTORE: kokkina
Viene, viene la Befana
vien dai monti, è notte fonda;
com'è stanca e la circonda
neve, gelo e tramontana,
viene, viene la Befana.
Ha le mani al petto in croce
e la neve è il suo fardello,
il gelo il suo mantello
ed il vento la sua voce;
ha le mani al petto in croce.
Lei si accosta piano piano
alla villa e al casolare,
a guardare e a osservare,
or più presso or più lontano
piano piano, piano piano.
Che c'è dentro questa villa?
Guarda, guarda, tre lettini
con tre bimbi a nanna buoni.
Guarda, guarda ai capitoni
c'è tre calze lunghe e fini,
oh, tre calze e tre lettini.
Un lumino brilla e sale
e ne scricchiolan le scale,
il lumino brilla e scende
e ne palpitan le tende.
Chi mai sale e chi mai scende?
Coi suoi doni mamma è scesa,
sale con il suo sorriso
e il lumino le arde in viso
come lampada da chiesa.
Coi suoi doni mamma è scesa.
Ma che c'è nel casolare?
Guarda, guarda tre strapunti
con tre bimbi a nanna buoni
tra la cenere e i carboni,
c'è tre zoccoli consunti;
oh, tra scarpe e tre strapunti!
La Befana vede e sente,
fugge al monte ch'è l'aurora,
quella mamma piange ancora
su quei bimbi senza niente.
La Befana vede e sente.
La Befana sta sul monte,
ciò che vede e ciò che vide,
c'è chi piange e c'è chi ride,
essa ha nuvoli alla fronte,
mentre sta sul bianco monte.
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